Chiesa di San Girolamo e Santa Rosalia - Cappuccini
Il museo d’arte dei cappuccini. Una mostra di arredi sacri nel refettorio.
La chiesa degli “Scappuccini” o di San Girolamo che risale alla metà del “˜500, venne ricostruita nella prima metà del “˜600 e co-intitolata a santa Rosalia per esplicita richiesta della Santuzza, apparsa in sogno ai frati. Posta sulla sommità di una collina in pieno centro urbano, offre un’inconsueta vista sul golfo di Termini e custodisce splendidi esempi d’arte ebanistica cappuccina: macchine lignee secentesche e settecentesche, un ciborio ligneo, reliquiari, paliotti, un gruppo scultoreo settecentesco di Benedetto Valenza da Trapani, tele di Vincenzo La Barbera, Francesco Ciresi, padre Fedele di san Biagio, Fra’ Felice da Sambuca.
Non meno affascinante la sacrestia che cela un “forno mistico”, vera rarità nel territorio: è un particolare costruzione a forma di forno, posta dietro l’altare maggiore, presente in alcune chiese in cui vi erano religiosi dediti alla contemplazione; poi un “armadio parlante” del “˜600; e il refettorio del convento che quest’anno sarà aperto al pubblico per la prima volta e ospiterà per l’occasione una mostra di arredi sacri.
Con la soppressione degli ordini religiosi, il convento cambiò volto, divenendo prima ospedale e, successivamente, la vasta area dei suoi giardini fu trasformata nel carcere dei Cavallacci. Tuttavia, la chiesa subଠlunghi anni di abbandono, con alcune delle sue cappelle rovinate da infiltrazioni d’acqua e umidità .
La storia più oscura e affascinante del convento si lega alla pratica dei frati cappuccini di mummificare i confratelli. Le cosiddette “catacombe”, dove venivano essiccati i corpi dopo semplici operazioni di conservazione, furono smantellate intorno al 1950 per ragioni igieniche.
Oggi, la chiesa e il complesso che la circonda sono testimoni silenziosi di una storia che affonda le radici in epoche lontane. Un luogo che merita di essere riscoperto, non solo per il suo valore storico, ma per la sua capacità di raccontare un passato ricco di spiritualità e arte.
La chiesa degli “Scappuccini” o di San Girolamo che risale alla metà del “˜500, venne ricostruita nella prima metà del “˜600 e co-intitolata a santa Rosalia per esplicita richiesta della Santuzza, apparsa in sogno ai frati. Posta sulla sommità di una collina in pieno centro urbano, offre un’inconsueta vista sul golfo di Termini e custodisce splendidi esempi d’arte ebanistica cappuccina: macchine lignee secentesche e settecentesche, un ciborio ligneo, reliquiari, paliotti, un gruppo scultoreo settecentesco di Benedetto Valenza da Trapani, tele di Vincenzo La Barbera, Francesco Ciresi, padre Fedele di san Biagio, Fra’ Felice da Sambuca.
Non meno affascinante la sacrestia che cela un “forno mistico”, vera rarità nel territorio: è un particolare costruzione a forma di forno, posta dietro l’altare maggiore, presente in alcune chiese in cui vi erano religiosi dediti alla contemplazione; poi un “armadio parlante” del “˜600; e il refettorio del convento che quest’anno sarà aperto al pubblico per la prima volta e ospiterà per l’occasione una mostra di arredi sacri.
Con la soppressione degli ordini religiosi, il convento cambiò volto, divenendo prima ospedale e, successivamente, la vasta area dei suoi giardini fu trasformata nel carcere dei Cavallacci. Tuttavia, la chiesa subଠlunghi anni di abbandono, con alcune delle sue cappelle rovinate da infiltrazioni d’acqua e umidità .
La storia più oscura e affascinante del convento si lega alla pratica dei frati cappuccini di mummificare i confratelli. Le cosiddette “catacombe”, dove venivano essiccati i corpi dopo semplici operazioni di conservazione, furono smantellate intorno al 1950 per ragioni igieniche.
Oggi, la chiesa e il complesso che la circonda sono testimoni silenziosi di una storia che affonda le radici in epoche lontane. Un luogo che merita di essere riscoperto, non solo per il suo valore storico, ma per la sua capacità di raccontare un passato ricco di spiritualità e arte.
Dai uno sguardo da vicino
Chiesa di San Girolamo e Santa Rosalia - Cappuccini
Via Ospedale Civico, 90018 Termini Imerese
Recapito Telefonico
Orari di apertura
Martedଠ- Venerdà¬: 9.30 - 12.00 / 17.15 - 19.45