Riparo del Castello
Insediamento del Paleolitico superiore
Home » Luoghi » Punto di Interesse »
Informazioni
Insediamento del Paleolitico
Superiore scoperto alla fine del sec. XIX
Cenni storici delle ricerche
La scoperta del sito archeologico risale al 1897-1898 a opera di Giuseppe Patiri paleoetnologo e appassionato studioso di storia locale e del sacerdote Carmelo Palumbo, in occasione dei lavori per la costruzione della strada serpentina. In seguito alla scoperta del riparo questo venne saggiato dagli stessi studiosi nel 1899:
furono rinvenuti manufatti litici riferibili alla fine del Paleolitico superiore e resti di fauna non domestica.
Nel materiale (oggi perduto) recuperato da Palumbo vennero riconosciuti resti di elefante la cui presenza rendeva il deposito ancora più antico. Vista l’importanza del materiale recuperato, si rese necessario uno scavo sistematico nel deposito del riparo che l’allora sovrintendente e direttore del Museo Nazionale di Palermo, Ettore Gabrici, condusse in prima persona nel
1916. Egli riconobbe la presenza di tre livelli sovrapposti di cui solo quello inferiore era privo di ceramica, mentre gli altri due contenevano ceramica, preistorica e industria litica oltre che resti di molluschi che rappresentano prevalentemente i resti di pasto dei gruppi umani che nel tempo vi stanziavano ceneri e focolari.
Cenni storici sull’industria litica e su osso
Al Riparo di Castello si deve la prima industria su osso scoperta in Sicilia. Gli antichi autori riferiscono che si trattava prevalentemente di frammenti ossei lavorati in schegge appuntite a foggia di punteruoli, che purtroppo oggi non sono stati più ritrovati.
Le materie prime impiegate per la realizzazione degli strumenti litici sono la selce e la quarzite. Si tratta di rocce adatte alla scheggiatura per la realizzazione di schegge e lame con i margini paralleli. e affilati, talvolta ulteriormente modificati tramite il cosiddetto “ritocco”.
L’industria litica del Riparo di Castello oggi si trova presso il Museo Civico Baldassare Romano, il Museo archeologico regionale Salinas di Palermo e, a Roma, presso il Museo delle Origini il Museo Nazionale Preistorico Etnografico
Superiore scoperto alla fine del sec. XIX
Cenni storici delle ricerche
La scoperta del sito archeologico risale al 1897-1898 a opera di Giuseppe Patiri paleoetnologo e appassionato studioso di storia locale e del sacerdote Carmelo Palumbo, in occasione dei lavori per la costruzione della strada serpentina. In seguito alla scoperta del riparo questo venne saggiato dagli stessi studiosi nel 1899:
furono rinvenuti manufatti litici riferibili alla fine del Paleolitico superiore e resti di fauna non domestica.
Nel materiale (oggi perduto) recuperato da Palumbo vennero riconosciuti resti di elefante la cui presenza rendeva il deposito ancora più antico. Vista l’importanza del materiale recuperato, si rese necessario uno scavo sistematico nel deposito del riparo che l’allora sovrintendente e direttore del Museo Nazionale di Palermo, Ettore Gabrici, condusse in prima persona nel
1916. Egli riconobbe la presenza di tre livelli sovrapposti di cui solo quello inferiore era privo di ceramica, mentre gli altri due contenevano ceramica, preistorica e industria litica oltre che resti di molluschi che rappresentano prevalentemente i resti di pasto dei gruppi umani che nel tempo vi stanziavano ceneri e focolari.
Cenni storici sull’industria litica e su osso
Al Riparo di Castello si deve la prima industria su osso scoperta in Sicilia. Gli antichi autori riferiscono che si trattava prevalentemente di frammenti ossei lavorati in schegge appuntite a foggia di punteruoli, che purtroppo oggi non sono stati più ritrovati.
Le materie prime impiegate per la realizzazione degli strumenti litici sono la selce e la quarzite. Si tratta di rocce adatte alla scheggiatura per la realizzazione di schegge e lame con i margini paralleli. e affilati, talvolta ulteriormente modificati tramite il cosiddetto “ritocco”.
L’industria litica del Riparo di Castello oggi si trova presso il Museo Civico Baldassare Romano, il Museo archeologico regionale Salinas di Palermo e, a Roma, presso il Museo delle Origini il Museo Nazionale Preistorico Etnografico
Dai uno sguardo da vicino
Riparo del Castello
Serpentina Paolo Balsamo, 90018 Termini Imerese
Recapito Telefonico 091 8128550
Orari di apertura
Sempre visitabile